Negli anni questa risposta è cambiata, a mano a mano che scoprivo parti del mio essere grazie a tutte le esperienze di lavoro personale che ho fatto.
Qualche anno fa pensavo di essere diventata ostetrica perché mia madre, in occasione delle visite in ospedale a parenti malati, mi faceva visitare sempre il reparto del nido dove ci perdevamo a guardare i neonati al di là del vetro.
Questa è una delle ragioni. Ora ve ne confido anche un’altra.
Nella biologia femminile esiste un aspetto meraviglioso ed è il seguente: l’ovulo che ci fa nascere è sempre stato dentro nostra madre, quando era bambina, quando era adolescente e giovane donna. Inoltre già c’era quando nostra madre era a sua volta nella pancia di nostra nonna e viveva la gravidanza. Capite la potenza transgenerazionale? Ecco, io sono ostetrica anche per questo motivo. Sono stata all’interno di corpi femminili, come una matrioska, che hanno vissuto molte esperienze negative in quanto donne, molte esperienze che hanno avuto a che fare con la sessualità, la riproduzione, il femminismo, la lotta per i diritti riproduttivi delle donne, la lotta per i diritti di salute delle donne. Ecco l’ovulo da cui sono nata, ha vissuto tutto questo e, che ci crediate o meno, la spinta a fare questo lavoro è una spinta antica perchè transgenerazionale, potente perché frutto di lotte per le donne.
l’ostetrica che è anche madre
Nel 2014 entra nella mia vita Alice, la mia prima bimba: forte come una guerriera decide di farmi diventare madre.
Nel 2019 arriva Anita, precisa e puntuale e così divento mamma per la seconda volta.
L’esperienza della maternità sicuramente mi sta segnando, come è ovvio, mi permette di sperimentare e vivere ciò che so nella teoria: la gravidanza, il travaglio, il parto, l’allattamento, la cura, la vita da mamma di due bambine, io che sono figlia unica.
La parte che considero davvero entusiasmante e altresì stancante è quella educativa: le mie bimbe hanno risvegliato in me una forte curiosità verso la pedagogia attiva e i “metodi” educativi, uno su tutti, quello montessoriano.
Mi hanno fatto capire quanto è importante mettersi sempre, fin dall’origine della vita, dal punto di vista dei bambini e delle bambine, quanto i loro bisogni possano essere guida per il nostro agire come genitori e anche come ostetrica.
OLTRE LA GRAVIDANZA E LA NASCITA, L’OSTETRICA SI OCCUPA DI SALUTE FEMMINILE
Nel 2017, partendo da un bisogno personale di salute, decido di approcciare, come donna, la Tecnica di massaggio addominale Arvigo®. Applicando il Self Care, massaggio di autocura, pilastro portante della tecnica, mi rendo conto della potenza di questo strumento che decido di fare mio con la successiva formazione professionale. Da allora, partendo da me stessa, è stata una continua scoperta e un continuo studio per approfondire la salute femminile legata al ciclo mestruale, alle mestruazioni, alla ciclicità femminile: un cocktail di ormoni, neuroscienza, trasformazioni corporee, risvolti emotivi e psicologici, conoscenze popolari ed evidenze scientifiche. Ecco dunque, sono andata al di là dell’immaginario collettivo che vede l’ostetrica come professionista sanitario del travaglio e del parto. Sono un’ostetrica delle donne, tutte, dalla prima mestruazione all’ultima perché credo fortemente che far conoscere ad una donna la propria ciclicità, e dunque potenzialità, sia un atto così semplice ma al pari così potente da poter rivoluzionare l’immagine stessa che la donna ha di sé e del proprio corpo. Credo che tutte noi dovremmo concederci questa opportunità.