Il travaglio di parto è uno dei temi più caldi del mio corso pre-parto, e uno di quelli in cui le nostre future mamme sono più confuse. I racconti dei parti di amiche, mamme, colleghe, sorelle e cognate ci gettano nella confusione. Si sente parlare di travagli da 30 ore, giorni interi, e così via. Ma conosciamo davvero tutte le sue fasi e cosa accade in ognuna di esse? Vediamo assieme cosa accade durnate i prodromi e il travaglio attivo.
Quello che mi preme insegnare a chi frequenta i miei corsi è di imparare a distinguere le le fasi del travaglio, in modo da saperle riconoscere e agire di conseguenza, nei limiti del possibile e salvo imprevisti, ovviamente). [se vuoi scoprire di più sul corso pre-parto clicca qui]
Con questo post vorrei introdurvi le tre fasi della nascita di un piccolo d’uomo. Nelle prossime settimane le affronteremo una ad una e vedremo in cosa consiste ogni fase.
Ecco quindi le fasi che andremo ad affrontare nel dettaglio per capire a che punto siete.
- Prodromi
- Travaglio attivo
- Fase espulsiva.
- Secondamento
Prima di partire con la descrizione, vorrei sottolineare che ogni parto è diverso, anche per la stessa donna il parto del primo, secondo o anche terzo figlio potrebbe essere un’esperienza a sé stante. A questo si possono aggiungere altri fattori come la rottura delle acque, lo stato di salute della mamma o del bambino durante queste fasi, possibili perdite ematiche o il colore della acque alla rottura. Insomma, tutte cose che affronteremo assieme.
I Prodromi – cosa sono e cosa fare.
Al termine di gravidanza, spesso la sera iniziano delle piccole contrazioni, o anche la notte, verso le 2 o le 4. Queste sono anche chiamate contrazioni di Braxton Hicks e aiutano il corpo a prepararsi per il lieto futuro evento!
Durante i prodromi, o anche qualche giorno prima, può capitare di perdere il tappo mucoso: vedrete quindi delle perdite di colore bianco/marrone o rosato. La perdita del tappo non indica necessariamente che state iniziando il travaglio, perché ad ogni donna capita in momenti diversi.
Ecco arrivato il giorno in cui le contrazioni non passano ma cominciano pian piano ad essere più presenti seppur distanti in termini di frequenza. Nel periodo prodromico potreste vivere momenti in cui le contrazioni vi sembrano regolari e momenti in cui sono molto imprevedibili. Questa fase in genere si conclude quando si arriva ai 4 cm di dilatazione.
Se vi state chiedendo quanto durano i prodromi, questo non è dato sapere! Non si possono fare stime, non si possono fare previsioni. Durante questa fase il collo dell’utero comincia ad accorciarsi e inizia anche la dilatazione.
Consigli utili da seguire durante i prodromi.
Il mio consiglio, se possibile, è sempre quello di rimanere a casa vostra, a meno che non ci siano delle condizioni che prevedano un vostro ricovero all’ospedale o di rimanere comunque in una struttura.
- Trovare una posizione comoda, che vi permetta di affrontare al meglio le contrazioni che cominceranno a essere sempre più intense.
- Circondatevi della compagnia giusta. Se avete scelto di avere un’ostetrica per l’accompagnamento alla nascita è il momento di chiamarla ad assistervi.
- Mangiate poco e spesso, piccoli pasti e digeribili. Bevete molto.
- Se ve la sentite potete passeggiare, riposare o dormire.
- Evitate qualsiasi situazione di stress.
- Fate bagni o docce calde: aiuterà anche molto ad alleviare il dolore, e in alcuni casi, potrebbe velocizzare leggermente il travaglio.
Travaglio Attivo.
Abbiamo visto cosa accade dirante i prodromi. Ora entriamo nel vivo della secoda fase e scopriamo insieme il travaglio attivo. Possiamo finalmente annunciare l’inizio di questa fase quando vengono raggiunti i quattro centimentri di dilatazione.
D’ora inpoi assisteremo alla maggiore dilatazione cervicale: a questo punto le contrazioni saranno molto regolari e molto frequenti. Stiamo parlando di contrazioni che durano all’incirca 40-60 sec e si presentano ogni 2-5 minuti.
Anche la durata del travaglio attivo varia da donna a donna e da parto a parto. Ogni donna dovrebbe affrontare questa fase nel luogo e con le persone prescelte. E’ importante quindi arrivare preparati!
Ho messo assieme per voi una lista di nozioni da tenere in considerazione SEMPRE:
- Il travaglio non è solo dolore: la pausa esiste ed è una preziosa risorsa per riposare e rilassarsi, per arrivare pronta alla successiva contrazione.
- Movimento e posizione libera: è importante, anche nella fase di travaglio attivo, potersi muovere, come si crede. Camminare, accucciarsi, sedersi, stare in doccia. Insomma, massima libertà di movimento. Se c’è una vasca nella stanza: usatela! Stare in acqua potrebbe alleviare il dolore delle contrazioni. Se volete stare ferme in una posizione, andrà bene anche quello!
- Aiuti/gestione del dolore. Che si tratti di gas o di anestesia epidurale, la donna deve essere in grado di poter scegliere quello che la fa sentire più sicura e più a suo agio quando sceglie la struttura in cui partorire. Il personale in reparto definirà la possibilità di utilizzare uno di questi ausili, in base allo stato di salute della mamma, del bambino e di come si sta svolgendo il travaglio. Non dimentichiamo però anche la possibilità di “sfruttare” il compagno per provare ad alleggerire il dolore con dei massaggi. Oppure per la scelta della musica, le luci della stanza e la respirazione.
- Respirare: è vitale, importante, essenziale. Respirate durante la pausa ma, soprattutto, durante la contrazione. Cercate di accompagnare la contrazione con il vostro respiro. Non rimanete in apnea. Se vi aiuta, potete anche vocalizzare.
Se volete invece sapere come arrivare preparate alla scelta del luogo del parto, vi lascio il link al mio articolo qui!